Articolo di Wired. Naturalmente, sui social network facciamo più o meno tutti così quando verifichiamo i contatti da parte di sconosciuti che si presentano come “colleghi”: prima di tutto, vediamo con chi è già in contatto, quindi se l’imbroglione riesce a fregarne un paio, poi la strada è spianata… meraviglie dei web of trust e della fiducia ricorsiva. Dopo un po’ che gli sconosciuti “chiacchierano”, in qualche modo smettono di esserlo, anche se non li abbiamo mai visti, e lì comincia il problema. Meraviglie del social engineering. In pratica, l’articolo parla di una possibile “predatrice” di spie 😉 Anche su Punto Informatico c’è stato di recente un articolo sul tema.
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Qui sopra il lago di Soraga, Val di Fassa (Trentino, Italia)
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