Un articolo dell’International Herald Tribune sostiene di sì. La sostanza è che l’implementazione dell’internal audit è stata troppo costosa, e che alcune aziende hanno di conseguenza addirittura abbandonato Wall Street. Un altro problema, legato al “listing premium”, non sono in grado di afferrarlo. Altri problemi sono elencati nell’articolo, compresa una minore propensione al rischio da parte dei manager.
Naturalmente ci sono delle valutazioni quantitative da fare, che io non sono in grado di fare; tuttavia, per l’esperienza che ho avuto io riguardo alle problematiche di gestione del rischio e dei sistemi di audit in aziende interessate da questa norma, i costi di conformità erano legati soprattutto al fatto che l’audit interno e la gestione del rischio era a livelli inadeguati non solo per la norma, ma anche solo per una gestione del rischio che fosse degna di questo nome. Con questo non voglio dire che arrivare alla conformità non sia stato un incubo: del resto tutti questi processi che mettono in discussione la gestione dell’azienda sono degli incubi, ma questo non vuole dire che non siano utili, o necessari, vedi ad esempio la Business Continuity.
Sugli altri aspetti citati dall’articolo non sono in grado di esprimermi, ma è chiaro che maggiori rischi con meno repsonsabilità porta proprio alle situazioni che la SOX voleva contrastare. Magari ha esagerato…