Voto elettronico negli USA

Una serie di post di Bruce Schneier sul voto elettronico:

http://www.schneier.com/blog/archives/2006/11/voting_technolo.html

http://www.schneier.com/blog/archives/2006/11/more_on_electro.html

http://www.schneier.com/blog/archives/2006/11/the_inherent_in.html

http://www.schneier.com/blog/archives/2006/11/the_need_for_pr.html

Come abbiamo sentito da tutti i telegiornali, il voto elettronico in USA ha nuovamente avuto difficoltà. Il problema è che ci si focalizza sui casi in cui c’è stato un palese malfunzionamento, o un’evidente incapacità di utilizzare il sistema.

Quello che dovrebbe preoccupare è che se i vari controlli non sono riusciti a trovare i difetti che hanno consentito il blocco dei sistemi, non sono neanche in grado di trovare i difetti che permetterebbero di manomettere il voto. Non è semplicemente un problema di errori nel software (inevitabili), dato che in questo caso è necessario tutelare il cittadino dalla possibilità che gli “errori” vengano introdotti volontariamente dal produttore, in accordo con i programmatori ed una delle parti in gioco nel voto…

Come spesso succede, i ricercatori si focalizzano su algoritmi complessi per garantire l’anonimato del voto e la correttezza del conteggio, magari infilando una qualche “terza parte fidata” che risolve sempre i problemi, creando l’illusione che una volta ottenuto l’algoritmo giusto i problemi siano risolti. I problemi invece, sono nell’implementazione, dalle gare di appalto in poi…

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