Decreto Gentiloni per oscurare i siti pedopornografici

Dal Ministero delle Comunicazioni, riportato da più parti. Mi piacerebbe vedere il decreto (non lo trovo), Sicuramente c’è di notevole una cosa che potrebbe sembrare banale: “Internet è una straordinaria fonte di informazione ed un motore dell’innovazione – ha concluso il Ministro Gentiloni – Per difendere la libertà contro ogni tentazione di censura preventiva e generalizzata, peraltro impraticabile, occorre colpire in modo certo ed efficace chi ne fa un uso criminoso contro i bambini”. Quindi, anche parlando di pedopornografia, si sottolinea l’importanza di Internet come fonte di informazioni. È forse la prima volta che norme di questo tipo non sono accompagnate da toni da caccia alle streghe, e bisogna darne atto al Ministro. Molto meglio del “me ne frego” di qualcun’altro 😉 Tuttaviia, aspetto con ansia di riuscire a leggere il testo del decreto, dato che non mi sono chiari da qui i dettagli tecnici. Ad esempio, se il sito è in hosting presso un provider, magari straniero, ci si aspetta che i nostri ISP blocchino il traffico verso quell’IP, e quindi verso tutti i siti in hosting sullo stesso IP? Oppure si vuole che si accollino un filtraggio applicativo? Come possono fare un filtraggio a livello di nome di dominio, se il dominio è gestito all’estero? Sono curioso, e magari nel decreto verranno fuori dei difetti, ma se l’atteggiamento rimane quello di non demonizzare Internet, almeno si può finalmente sperare che si cerchino delle soluzioni ragionevoli e costruttive.

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