ACM Technews segnala questo articolo (per accedere è necessario registrarsi): “Voter Paper Trail Not an Easy Path“, Atlanta Journal-Constitution (12/22/06); Campos, Carlos
Un esperimento fatto in Georgia, in cui il voto elettronico è affiancato dalla produzione di schede cartacee che il votante può verificare (prima che finiscano in un’urna, immagino) ha mostrato nuovi inaspettati problemi. 28 persone divise in sei team hanno dovuto contare a mano 976 voti “che coprono 42 votazioni”, impiegando cinque giorni. Dato che poi dicono che le schede coprono “la lunghezza di cinque campi da football”, immagino voglia dire che hanno contato 42 votazioni da 976 voti ciascuna. Si noti che sono schede stampate, non scritte a mano. Vuole dire sette conteggi a team in cinque giorni, poco più di un conteggio al giorno. Ebbene, la conclusione è che “contare i voti a mano sembra facile finché non lo fai”. Hanno avuto problemi come “dover ricominciare da capo perché i conti non tornavano”, e poi ci sono problemi come l’archviazione delle schede…
Visto? Noi pensavamo di essere rimasti indietro, invece c’è chi scopre adesso lo scatolone di catone 😉 Forse è la volta che riusciamo a vendere un po’ della nostra tecnologia agli USA…