Visti italiani fatti in outsourcing

Notizia della Repubblica. Fra le motivazioni, sembra esserci evitare le complicazioni dei controlli introdotti dalla Bossi-Fini… come se l’immigrazione clandestina dalla Cina, e l’interesse ad avere visti regolari, non ci fossero (per quanto ne so, i casi di “riduzione in schiavitù” fra gli immigrati cinesi sono fra i più frequenti). Piccola differenza che mi pare ci sia fra un dipendente dello Stato Italiano e un outsourcer indiano: il dipendente della P.A. italiana che concede visti irregolari se non sbaglio commette un reato, il dipendente dell’outsourcer indiano al più viola una clausola contrattuale. Sempre che qualcuno si accorga di quello che è successo.

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