A quanto pare dei nastri che mostravano interrogatori al limite della tortura (e forse dalla parte sbagliata del limite) da parte della CIA sono stati distrutti. L’articolo sembra sottolineare che con quegli interrogatori sono state raccolte informazioni importanti. L’accento sulle informazioni raccolte mi preoccupa. È ovvio che la tortura permette di ottenere più informazioni, ed è ovvio che è utile avere informazioni sugli episodi e le minacce più gravi. È proprio in questi casi che si pone il problema etico o morale della tortura, non certo per le banalità. Se un paese ha deciso di non utilizzare la tortura, deve aver ragionato proprio su questi casi estremi. Se la decisione di non usare la tortura è stata presa per le situazioni tranquille, salvo poi rimangiarsela alla prima situazione di pressione, allora è un paese poco serio.
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Qui sopra il lago di Soraga, Val di Fassa (Trentino, Italia)
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