È uscito WordPress 2.3.1. Come dice l’annuncio, corregge più di 20 bachi (anche se non parla di problemi di sicurezza). A dimostrazione del fatto che “avere l’ultima versione del software” non è, in generale, una buona pratica (e che ho fatto bene a non passare immediatamente alla 2.3). In realtà, gli aggiornamenti del software dovrebbero essere giustificati da:
- correzione di bachi che interessano funzionalità utilizzate o che si prevede possano essere utilizzate in futuro
- correzione di problemi di sicurezza
- introduzione di nuove funzionalità di cui si prevede l’utilizzo
In tutti gli altri casi aggiornare il software vuole dire andare a cercare instabilità senza avere niente in cambio. Non è vero, in generale, che un software più nuovo è più stabile e “funziona meglio”, a meno che non sia un prodotto ancora talmente in fase di sviluppo e instabile che il solo fatto di averci lavorato sopra un po’ di più migliora la situazione. Eppure, c’è ancora chi consiglia il “mantenere sempre il software aggiornato all’ultima versione” una misura di sicurezza… casomai, mantenerlo allineato alle ultime patch di sicurezza e assicurarsi che sia ancora supportato (e che quindi le patch vengano prodotte).