Da The Register e altri: un giudice olandese avrebbe vietato l’utilizzo di alcune sistemi di e-voting perché mancanti delle necessarie autorizzazioni, e in un caso anche delle necessarie certificazioni. I sistemi erano già stati utilizzati in elezioni in marzo e novembre. Indipendentemente dalla qualità dei sistemi, peraltro già messa in discussione come riportato anche dallo stesso articolo, quello che mi interessa evidenziare sono le procedure. Si possono pensare tutti i modelli di e-voting che si vogliono, con complicati schemi di assurance, ma poi bisogna fare i conti con le procedure le le pratiche che ci sono dietro progetti di queste dimensione (e di questo valore). I meccanismi di assurance devono essere in grado di sopravvivere al fatto che molti dei soggetti coinvolti siano non solo collusi, ma anche più semplicemente trascurati. Questo è sicuramente un punto a favore del voto tradizionale, in cui l’azione (o inazione) del singolo o di un gruppo ristretto ha un effetto limitato sul risultato, o quantomeno i cittadini, i candidati e i loro rappresentanti sono in grado di verificare i passaggi importanti.
-
Qui sopra il lago di Soraga, Val di Fassa (Trentino, Italia)
Questo sito ospita pensieri e considerazioni personali, che possono o meno essere collegati alle mie competenze professionali. Per contatti professionali potete fare riferimento al mio profilo Linkedin o al sito di Partners4Innovation