Un articolo interessante da The Pulpit. Il ragionamento forse in Italia non vale, dato che sembra che molte testate vivano di sovvenzioni più che di annunci, c’è comunque un punto molto interessante. Chi vive prendendo informazioni a basso costo (raccolte o autoprodotte) e ridistribuendole ad un costo “elevato” subisce una concorrenza fortissima da Internet, perché i costi di raccolta e ridistribuzione sono talmente bassi che chiunque lo può fare su numeri rilevanti. E la situazione cambierà ulteriormente quando il p2p sarà realmente diffuso, e con il superamento del modelloasimmetrico di traffico dell’ADSL.
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Qui sopra il lago di Soraga, Val di Fassa (Trentino, Italia)
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