Microsoft: no a clemenza per il prof pirata

Dal Corriere della Sera. Leggendolo, mi viene da pensare al procedimento tuttora in corso nei confronti di Microsoft da parte della Commissione Europea, che è già arrivato a una decisione, e mi viene da fare confronti fra le entità dei due delitti. Solo che il professore russo rischia il carcere in Siberia, mentre Microsoft a tre anni dalla decisione è ancora lì che amabilmente discute e fa marketing su quanto è brava a soddisfare le richieste della commissione europea, senza aver ancora pagato niente. Ma naturalmente, i “pirati” sono ladri e cattivi, su questo non si discute… su tutto il resto sì; amabilmente e civilmente. Scusate lo sfogo.

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